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Torniamo a parlare di bandi regionali per le piccole e medie imprese, realtà che sappiamo rappresentano la forza trainante dell’economia nazionale. Secondo i dati dell’Istat, le PMI costituiscono oltre il 75% del tessuto imprenditoriale italiano, generando una quota significativa del PIL e dell’occupazione totale. Queste imprese, caratterizzate da dimensioni ridotte ma flessibilità operativa, riescono spesso a reagire in modo più agile alle mutevoli condizioni di mercato rispetto alle grandi aziende.

Ogni regione, consapevole del ruolo fondamentale delle PMI, mette a disposizione bandi specifici per supportarne lo sviluppo. Questo sostegno assume varie forme: contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, voucher per l’innovazione, incentivi fiscali e altri strumenti volti a ridurre il carico finanziario delle imprese. Questi bandi sono progettati per rispondere alle esigenze specifiche delle PMI, siano esse di natura tecnologica, ambientale o commerciale, e per risolvere sfide comuni come la digitalizzazione dei processi, la sostenibilità ambientale o l’internazionalizzazione.

In questo articolo vedremo ben sei bandi regionali attivi a maggio 2024 e che le PMI di quei territori non dovrebbero farsi scappare. Se vuoi scoprire questi bandi, i requisiti, le condizioni e le opportunità specifiche di ciascuno, continua a leggere questo articolo.

Bandi regionali: tutti quelli da non perdere

Bandi regionali: cosa sono?

I bandi regionali sono strumenti di finanza agevolata gestiti da enti locali. Ciò significa che le imprese, per venire a conoscenza di questi bandi e potervi accedere, deve rivolgersi all’ente locale di riferimento. Un’altra importante caratteristica di questi bandi è che ciascun bando è destinato al sostegno delle imprese attive nel territorio di riferimento. Ogni bando contiene informazioni precise riguardo il limite geografico entro il quale un’azienda deve avere sede, o dove deve esercitare la propria attività per poter accedere all’agevolazione. In generale, ogni impresa fa riferimento ai bandi disponibili nella propria regione.

1. Bandi regionali: il bando imprese storiche di Unioncamere Lombardia

Il bando “Imprese storiche verso il futuro 2024”, gestito da Unioncamere Lombardia, mira a supportare le attività storiche e tradizionali iscritte nell’apposito elenco regionale. Le imprese potranno ottenere finanziamenti per investimenti volti a:

  • Ricambio generazionale e trasmissione d’impresa
  • Riqualificazione dell’unità locale
  • Restauro e conservazione
  • Innovazione

I destinatari sono le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) iscritte nell’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione, come stabilito dall’articolo 148 ter della legge regionale 6/2010, inclusi negozi storici, locali storici e botteghe artigiane storiche.

Caratteristiche dell’agevolazione

Il budget complessivo del bando ammonta a 5.186.393,32 euro, così suddiviso:

  • 3.500.000 euro dal bilancio regionale 2025 per il settore Commercio
  • 1.000.000 euro dal bilancio regionale 2025 per il settore Artigianato
  • 686.393,32 euro dalla quota residua del bando “Imprese storiche verso il futuro 2022,” di cui 105.396,58 euro per il settore Artigianato e 580.996,74 euro per il settore Commercio.

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto, che copre fino al 50% delle spese ammissibili al netto dell’IVA, con un massimo di 30.000 euro. L’investimento minimo ammissibile è di 5.000 euro al netto dell’IVA.

Le spese coperte dal contributo devono essere per almeno il 50% in conto capitale, mentre eventuali spese in parte corrente che superano il 50% non saranno ammissibili. In tal caso, il contributo sarà ridotto proporzionalmente. Sono accettati anche progetti con sole spese in conto capitale.

Come presentare domanda per il bando imprese storiche?

Le imprese interessate possono inviare i loro progetti e le relative domande di contributo attraverso il portale webtelemaco.infocamere.it entro le ore 12.00 del 31 maggio 2024. Ciascuna impresa può presentare una sola domanda e, in caso di più unità locali, dovrà specificare la sede oggetto dell’intervento. Le domande saranno valutate tramite una procedura a graduatoria finale.

2. Il bando regionale per l’economia circolare delle PMI venete

La Giunta regionale del Veneto ha varato un bando da 7,2 milioni di euro, destinato a sostenere le micro, piccole e medie imprese della regione che si impegnano nella transizione verso un’economia circolare.

Il finanziamento sarà concesso a fondo perduto secondo due diverse categorie di aiuti:

  • Regime “de minimis”: per investimenti compresi tra 50.000 e 300.000 euro, il contributo coprirà il 70% delle spese ammissibili.
  • Regime “in esenzione”: per investimenti tra 300.000 e 2 milioni di euro, il contributo coprirà il 55% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese e il 45% per le medie imprese.

Le domande per accedere ai fondi potranno essere presentate entro il 18 luglio 2024.

3. Contributi a fondo perduto con il bando Donne Innovazione Impresa di Regione Lazio

Tra i bandi regionali attivi a maggio 2024, troviamo anche “Donne, Innovazione e Impresa”, attraverso cui la Regione Lazio sostiene la crescita delle PMI femminili della regione, incentivando progetti di innovazione aziendale in 9 aree: “Green Economy”, “Industrie Creative e Digitali”, “Patrimonio Culturale e Tecnologie della Cultura”, “Agrifood”, “Economia del Mare”, “Sicurezza”, “Automotive e Mobilità Sostenibile”, “Scienze della Vita” e “Aerospazio”.

I progetti devono mirare a migliorare i risultati economici e la competitività dell’azienda attraverso l’incremento dei ricavi o la riduzione strutturale dei costi, grazie all’introduzione di innovazioni di prodotto o di processo che siano nuove per la PMI femminile beneficiaria, anche se non necessariamente per il mercato.

Possono beneficiare dei contributi le imprese femminili in forma singola, che alla data di presentazione della domanda siano PMI e mantengano questo status almeno fino alla data di concessione.

L’avviso ha una dotazione complessiva di 5 milioni di euro. Il contributo, erogato a fondo perduto secondo il regime “De Minimis”, può coprire dal 40% al 60% delle spese ammissibili. Richiedere una percentuale inferiore al massimo del 60% consente di ottenere un punteggio più alto per la graduatoria finale. L’importo massimo del contributo è di 145.000 euro.

Le domande devono essere presentate entro le ore 17:00 del 12 giugno 2024 tramite la piattaforma GeCoWEB Plus.

4. Bando internazionalizzazione PMI modenesi

Tra i bandi regionali, possiamo far rientrare anche i bandi delle camere di commercio. Ogni Camera emette o gestisce bandi dedicati alle imprese del proprio territorio. Un esempio è il bando della Camera di Commercio di Modena per le imprese interessate a partecipare a missioni economiche all’estero o a fiere internazionali (in Italia o all’estero) comprese nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.

Il contributo a fondo perduto copre il 50% delle spese ammissibili sostenute, con un massimale di 2.000 euro per iniziative in Italia o in uno dei 27 Paesi dell’UE, e 2.500 euro per iniziative extra-UE, inclusi il Regno Unito. La spesa minima ammissibile è di 2.000 euro. Il contributo è destinato alle micro, piccole e medie imprese che soddisfano i requisiti del bando al momento della presentazione della domanda e li mantengono fino alla liquidazione del contributo. La regolarità nel pagamento del diritto camerale annuale e nel DURC sono requisiti necessari.

Le spese ammissibili includono:

  • Check up preliminare con un esperto del paese
  • Interpretariato
  • Organizzazione incontri B2B
  • Organizzazione visite individuali o collettive
  • Catalogo collettivo
  • Spazio espositivo e relativo allestimento
  • Spedizione materiale e campioni
  • Altri servizi connessi all’iniziativa

Le spese di viaggio, soggiorno e promozionali non strettamente legate all’iniziativa non sono ammissibili. Solo le iniziative realizzate dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 saranno considerate valide. Saranno accettate anche spese sostenute a partire dal 1° luglio 2023. Il contributo è concesso sotto il regime “de minimis” e non è cumulabile con altri incentivi per la stessa tipologia di spesa. Non può essere combinato con i contributi del “Bando voucher internazionalizzazione anno 2024.”

Le domande potranno essere presentate telematicamente dalle 10.00 del 13 maggio 2024 fino alle 12.00 del 24 maggio 2024 attraverso la piattaforma Telemaco.

5. Bandi regionali: i fondi a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese toscane

La Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest ha stanziato 300.000 euro in contributi a fondo perduto per le imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa, destinati alla preparazione ai mercati internazionali tramite l’erogazione di voucher per la partecipazione autonoma a fiere e mostre in Italia e all’estero. Questi fondi si affiancano ad altri servizi camerali dedicati all’internazionalizzazione, tra cui assistenza qualificata, accompagnamento e supporto per questioni complesse. Il bando è rivolto sia alle imprese neoesportatrici che a quelle già presenti sui mercati esteri, ma interessate ad esplorarne di nuovi.

Possono beneficiare del contributo le imprese, cooperative e consorzi che siano attivi, in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese e con il pagamento del diritto annuale, e che dispongano di una casella PEC funzionante. Ulteriori dettagli sui requisiti sono specificati nel bando allegato.

Il bando si articola in due fasi: concessione ed erogazione. Ogni mese verranno stilate graduatorie relative alle domande ricevute entro la fine del mese precedente. L’esito sarà pubblicato sul sito web della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. I voucher saranno erogati solo dopo la verifica della rendicontazione, che dovrà essere inviata telematicamente entro il 10 dicembre 2024.

Le spese ammissibili comprendono l’acquisto di spazi espositivi, noleggio di attrezzature e allestimenti, e attività di comunicazione e pubblicità legate all’evento. Le manifestazioni fieristiche in Italia e UE (Svizzera, Principato di Monaco, Liechtenstein, Andorra, San Marino) sono finanziate fino al 50% delle spese ammissibili, con un massimo di 2.500 euro. Per eventi al di fuori dell’UE, incluso il Regno Unito, il massimo è 3.000 euro.

Le richieste di voucher devono essere trasmesse tramite lo sportello online “Contributi alle imprese” nel sistema Restart di Infocamere entro le ore 18:00 del 30 settembre 2024.

6. CCIAA Regione Calabria: contributo a fondo perduto per internazionalizzare le PMI

La Camera di Commercio di Reggio Calabria, per il 2024, ha destinato un contributo a fondo perduto per sostenere le imprese del territorio nell’acquisizione di servizi per l’avvio o lo sviluppo del commercio internazionale, anche attraverso l’uso di strumenti digitali innovativi. L’obiettivo è offrire un supporto immediato alle imprese, fornendo contributi che coprono parzialmente le spese per l’acquisizione di servizi.

Possono presentare domanda micro, piccole e medie imprese (MPMI), appartenenti a qualsiasi settore, che abbiano sede legale o unità produttive nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Reggio Calabria, siano attive e in regola con il pagamento del diritto annuale. Le imprese devono assicurarsi di essere in regola prima di presentare la domanda.

Gli ambiti d’azione devono riguardare:

  • Percorsi di rafforzamento della presenza all’estero: come servizi di analisi e orientamento specialistici, strumenti promozionali in lingua straniera, protezione del marchio, formazione specialistica sull’internazionalizzazione, o temporary export manager.
  • Sviluppo di canali e strumenti di promozione all’estero: come incontri B2B virtuali, gestione di business online, traduzione dei contenuti del sito in lingua straniera, campagne di marketing digitale, partecipazione a fiere ed eventi internazionali, e attività di ricerca di mercato.

I contributi copriranno il 70% dei costi ammissibili, con un massimo di 5.600 euro. Alle imprese con rating di legalità verrà riconosciuta una premialità aggiuntiva di 200 euro. I contributi rientrano nel regime “de minimis.” Le domande devono essere inviate digitalmente tramite lo sportello online “Contributi alle imprese” sul sistema Webtelemaco di Infocamere, entro le ore 19:00 del 31 ottobre 2024. Trattandosi di un bando a sportello, le domande saranno valutate in base all’ordine di presentazione e approvate fino all’esaurimento delle risorse.

Cosa fare per accedere ai bandi regionali?

Il 2024 continua quindi a essere ricco di opportunità per le PMI italiane, anche a livello di bandi regionali, studiati per coprire una vasta gamma di settori. Che sia per innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale o espansione verso i mercati esteri, ogni impresa può trovare il bando più adatto per ottenere finanziamenti che ne rafforzino la competitività e il potenziale di crescita. Partecipare a questi bandi richiede un’attenta preparazione e spesso le imprese non riescono ad accedere a causa di errori comuni commessi in fase di documentazione o di rendicontazione della domanda. Inoltre è difficile tenersi aggiornati e sapere sempre quali sono i bandi regionali disponibili adatti alla propria azienda!

La soluzione per tutte queste difficoltà è affidarsi a esperti di finanza agevolata, come Finera. Il nostro team, infatti, analizza quotidianamente tutte le misure e i bandi disponibili per le micro, piccole e medie imprese. Questo permette al nostro team di dare a ogni singola azienda dei consigli su misura, indirizzando ciascuna PMI verso le opportunità più adatte, oltre che supportare gli imprenditori nella preparazione dei documenti per presentare domanda in tempo e senza errori.

Vuoi avere maggiori informazioni e scoprire come Finera può aiutarti a trovare i bandi regionali adatti alla tua azienda? Allora, richiedi una consulenza gratuita e non vincolante.

 

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