Quali sono gli incentivi disponibili per sostituire la propria caldaia nel 2024: cosa prevedono le norme in vigore e i chiarimenti
Quanto si possono avere bonus e incentivi per la sostituzione della caldaia?
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, i casi in cui è possibile usufruire di incentivi e bonus per la sostituzione della caldaia in casa sono quelli in cui si decide di sostituire la vecchia caldaia con sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI o VIII, o con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro, o con una nuova caldaia a condensazione di classe A senza valvole, o anche per l’acquisto di stufe a pellet.
Quando si ha diritto ad avere incentivi nel 2024 per sostituire la caldaia? Passa il tempo e sono diversi i soggetti che pensano a sostituire la caldaia con nuovi modelli, sia considerando le caldaie di ultima generazione, più sicure, sia considerando eventuali risparmi che potrebbero derivarne.
Per sostituire una caldaia, i prezzi sono variabili e per un modello a gas a condensazione i costi oscillano, per esempio, tra i 600 e i 2mila euro, che possono arrivare anche 5000 euro per modelli di caldaie più moderne e sofisticate. Tuttavia, per la sostituzione delle caldaie sono disponibili anche diversi incentivi. Vediamo quali sono e cosa prevedono.
- Quando si ha diritto ad avere incentivi nel 2024 per sostituire la caldaia di casa e importi previsti
- Come fare domanda per avere gli incentivi per la sostituzione di una caldaia in casa
Quando si ha diritto ad avere incentivi nel 2024 per sostituire la caldaia di casa e importi previsti
Chi decide di sostituire la caldaia di casa ha diritto ad usufruire di incentivi, disponibili sia nel caso di sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e sia nel caso di acquisto di un nuovo generatore di calore a condensazione sia ad aria o ad acqua.
Chi sostituisce, dunque, la vecchia caldaia con una nuova caldaia a condensazione di classe energetica A o superiore può usufruire di incentivi anche senza ristrutturazione di casa, così come chi effettua l’acquisto solo di valvole termostatiche (diventate obbligatorie) di ultima generazione da collegare ai propri impianti di riscaldamento.
Chi decide di prendere una nuova caldaia e valvole termostatiche può usufruire di incentivi al 65% e al 50%.
In particolare, secondo quanto stabilito dalle norme attuali, la detrazione al 65% vale per:
- l’installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2024/C 207/02;
- impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
- le spese sostenute per l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.
La detrazione del 50% spetta, invece, nel caso di sostituzione della vecchia caldaia con l’installazione di una caldaia a condensazione di classe A senza valvole e di sostituzione dell’impianto di climatizzazione con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe energetica pari alla A o superiore, in entrambe i casi entro il limite di spesa di 30.000 euro.
Non è previsto, invece, alcun incentivo per l’installazione di caldaie di classe inferiore alla A, cioè per le caldaie a condensazione di classe B.
Possono richiedere gli incentivi:
- proprietari, anche nel caso di nudi proprietari;
- qualsiasi titolare di un diritto reale di godimento, come usufrutto, uso, abitazione o superficie;
- affittuari;
- comodatari.
Non è richiesto alcun requisito reddituale nè di valore Isee per la richiesta degli incentivi per sostituire o avere una nuova caldaia.
Come fare domanda per avere gli incentivi per la sostituzione di una caldaia in casa
Per usufruire degli incentivi disponibili per la sostituzione di una caldaia in casa non bisogna presentare alcuna domanda, perchè se ne gode sotto forma di detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi.
Ma bisogna, per legge, trasmettere la Scheda descrittiva dell’intervento di riqualificazione energetica in via telematica all’Enea entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori.
Bisogna, inoltre, sempre effettuare tutti i pagamenti con sistemi tracciabili e conservare:
- la ricevuta dell’avvenuto invio tramite internet o della raccomandata postale all’Enea;
- il certificato di asseverazione redatto da un tecnico abilitato;
- le fatture, o ricevute fiscali, o ricevuta del bonifico, che attestino le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi;
- la dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.
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