Torna sabato 11 maggio l’appuntamento con «Giardini Aperti», l’iniziativa organizzata dai gruppi FAI Giovani dell’Emilia Romagna e giunta quest’anno alla sesta edizione. I volontari del gruppo FAI di Parma accompagneranno i visitatori alla scoperta del Parco Rural di biodiversità agricola a Rivalta e del Bosco Spaggiari a San Prospero.
Parco Rural di biodiversità agricola
A Lesignano de’ Bagni tra i vulcanelli di fango Barboj, calanchi, boschi di querce, il Parco Rural di biodiversità agricola ospita numerose varietà di piante. Nato con l’idea di tutelare antiche specie vegetali e animali un tempo presenti sul nostro territorio, diviene oggi l’occasione per meglio comprendere l’importanza della biodiversità. All’interno del parco continua ad estendersi lo spazio dell’area protetta Barboj di Rivalta, con esemplari di carpino bianco, ontano nero, orniello e carpino nero, acero campestre, acero riccio, frassino, pioppo nero, gelso nero e salice bianco. Non mancano piante da frutto, come il prugnolo selvatico – da cui si ricava il liquore bargnolino – e il pero nobile, molto diffuso nel ‘700 nella nostra provincia. A Rivalta sono stati messi a dimora anche gli olivi, figli del maestoso albero secolare che si trova sulle colline di Monchio di Mulazzano. Grazie al prezioso contributo di agricoltori e anziani della zona è stato possibile recuperare oltre trenta vitigni, un tempo coltivati nel nostro territorio. Infine un piccolo bosco di ciliegi gialli i cui frutti dal sapore dolce e dal profumo delicato riescono con il loro colore a sfuggire alla golosità degli uccelli.
Bosco Spaggiari
La «silente rivoluzione verde» avviata da Giancarlo Spaggiari e dal figlio Roberto alle porte della città di Parma oltre vent’anni fa rende visibile agli occhi di tutti l’importanza della salvaguardia del suolo. Consapevoli della necessità di arrestare la realizzazione di nuove urbanizzazioni, sono stati tenacemente messi a dimora migliaia di alberi. Tra essi continua a crescere il piccolo Gingko biloba, nato da una delle piante esposte nell’agosto 1945 al tragico scoppio della bomba atomica ad Hiroshima. Una scelta dal valore simbolico che invita a volgere la nostra attenzione alla folle corsa agli armamenti che segna il nostro presente. La passione ad accrescere il significato botanico e culturale del Bosco Spaggiari ha portato a mettere a dimora lo scorso mese di marzo, con il sostegno del Lions Parma, decine di ciliegi giapponesi, con l’idea di creare suggestivi filari. Il luogo custodito da Giancarlo e Roberto Spaggiari – che sabato 11 maggio sarà di nuovo abitato da alcuni manufatti creati a partire dall’archetipo dello spaventapasseri – è un monito per ogni visitatore: la salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente nasce da un impegno costante lontano da qualunque fine utilitaristico.
Il Parco Rural e il Bosco Spaggiari sono luoghi che trovano le proprie radici nel rispetto della natura e, quindi, della biodiversità. Un tema quest’ultimo a cui il Fondo per l’Ambiente Italiano ha deciso di dedicare la propria attenzione, ricordando come sia necessario interrompere il sovrasfruttamento e l’inquinamento delle risorse naturali e iniziare invece a tutelare gli habitat naturali e seminaturali in cui viviamo e a ripristinare gli ecosistemi degradati. Come scriveva Giulia Maria Crespi, fondatrice del Fondo per l’Ambiente Italiano, «non è sufficiente non inquinare il suolo, bisogna anche guarirlo […] un processo che deve iniziare con il nostro lavoro, ma che va unito all’amore per la Terra».
Orari delle visite
sabato 11 maggio, ore 14.30-19.00
Bosco Spaggiari
strada Quingenti 20, San Prospero
Parco Rural di Biodiversità agricola
via Torchio 20, Lesignano de’ Bagni
Evento senza prenotazione a contributo libero.
Per informazioni: parma@faigiovani.fondoambiente.it
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