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Scorie delle ultime regionali nell’editto con cui la formazione civica Termoli Domani ha letteralmente scomunicato il tandem progressista che ha scelto di puntare sulla candidata a sindaca Manuela Vigilante, ripetendo a dire di Famiano Crucianelli e della componente l’errore che vide ammainare Domenico Iannacone per favorire Roberto Gravina. Molto duro il giudizio espresso contro Pd e Movimento 5 Stelle. La componente civica aveva dato vita assieme ad altre tre formazioni al tavolo della coalizione civica, quindi esteso (dopo qualche turnover) alla coalizione civico-progressista. Ora, l’editto di “scomunica”, che richiama l’esperienza del 2023 alla Regione Molise, quando fu preferito Roberto Gravina a Domenico Iannacone. «I vertici regionali e locali di Pd e Movimento 5 Stelle hanno organizzato un disastro politico-elettorale senza precedenti in questo nostro Molise. In meno di due anni hanno azzerato la rappresentanza parlamentare e hanno contrastato, con un esito fallimentare, la candidatura alla presidenza della Regione Molise di una personalità autorevole e credibile come quella di Domenico Iannacone. Lo hanno fatto incuranti dei danni causati da questa irresponsabile gestione all’elettorato progressista, ma anche a quello appartenente alla componente moderata che non si riconosce nei principi e nelle politiche delle destre attualmente al governo. Destre che adesso si apprestano a ricevere un (inaspettato?) assist per la prossima competizione elettorale. Alla vigilia del rinnovo del consiglio comunale di Termoli, viene del tutto ignorato il contributo di cittadini ed esponenti della società civile che, finalmente consapevoli di dover offrire il proprio servizio alla Città erano scesi in campo con un programma concreto. Un programma di azioni di breve periodo, per affrontare le problematiche più acute di cui soffre il nostro territorio, e di azioni di medio/lungo periodo per prefigurare la Termoli del prossimo futuro come città innovativa, inclusiva, sostenibile. In realtà, in questa meschina e vergognosa guerra di potere, nessun partito di destra e di sinistra ha fin qui sentito la necessità di elaborare un programma e di anteporlo ai nomi. Per parte loro, il Pd e i 5 Stelle hanno imposto e presentato ufficialmente Joe Mileti come candidato alla carica di sindaco di Termoli e poi l’hanno sostituito inaspettatamente con Manuela Vigilante, come fosse un affare privato, senza sentirsi in dovere di dare una spiegazione plausibile al loro cambio di rotta. Non sappiamo quale sarà l’esito di questa improvvida impresa, ma i progressisti e tutti coloro che non condividono le logiche delle attuali destre non possono continuare a subire le angherie di una presunta classe dirigente interessata a tutelare i propri interessi particolari. Nei giorni 8 e 9 del prossimo mese di giugno, saremo chiamati a votare anche per il rinnovo del Parlamento Europeo. Si tratta di un appuntamento importante che vedrà una netta contrapposizione tra le forze europeiste, quelle euroscettiche e quelle che vogliono dichiaratamente distruggere l’Europa, come la Lega di Matteo Salvini. Noi di Termoli Domani siamo in campo a fianco dei partiti di orientamento europeista, progressista e di sinistra. Lo facciamo perché sappiamo che l’Italia ha un futuro solo all’interno di un’Europa più forte, più coesa e più democratica. Siamo profondamente convinti che coloro che si schierano contro un’Europa coesa e solidale lavorano in realtà contro gli interessi dell’Italia e ci battiamo perché dalle elezioni europee esca sconfitta la destra di Salvini, Meloni e Tajani». Ma, a uscire allo scoperto, sempre ieri mattina, è stato anche Mileti, che ha ribadito come lui andrà avanti. «Per quanto riguarda le voci che il Pd stia cercando di farmi aggregare a loro rinunciando alla mia candidatura a sindaco sono totalmente infondate, e ci mancherebbe altro, io sono sempre stato indipendente con le mie liste civiche e sono loro che volevano aggregarsi a me e mai potrebbe accadere il contrario, la loro “politica” non mi appartiene».

 

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